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2 giugno 2020 - Festa della Repubblica - Messaggio dell'Ambasciatore d'Italia, S.E. Luca Zelioli

Data:

02/06/2020


2 giugno 2020 - Festa della Repubblica - Messaggio dell'Ambasciatore d'Italia, S.E. Luca Zelioli

Messaggio dell'Ambasciatore d'Italia, S.E. Luca Zelioli in occasione del 2 giugno 2020.

 

Cari connazionali,

Cari amici montenegrini,

Vi porgo il mio saluto in questa giornata che ricorda l’anniversario della nascita della Repubblica italiana.

Quest’anno, purtroppo, non potrà essere celebrata come d’abitudine. L’Italia, come sapete, è stata tra i Paesi più colpiti dalla pandemia: alto il numero delle vittime, profonde le ferite al tessuto economico.

La situazione epidemiologica, pur non ancora risolta, ha tuttavia visto, grazie alle misure prese dalle nostre Autorità, un graduale miglioramento.

L’Italia non si è mai fermata Ricordiamo dunque insieme la ricorrenza: lo facciamo tuttavia con modalità diverse, non potendo dar corso al tradizionale ricevimento, anche in segno di rispetto per tutte le vittime della pandemia.

Con questo messaggio - che sostituisce il discorso che avrei voluto pronunciare, come in passato, in vostra presenza - vorrei invitarvi a riflettere sul significato più profondo di questa giornata festiva.

Essa non ricorda solo la nascita della Repubblica, ma anche e soprattutto i valori comuni che ne sono il fondamento.

Mi riferisco ai principi guida della Costituzione italiana, tra i quali ricordo in particolare quelli della sovranità popolare; del rispetto dei diritti fondamentali; della valorizzazione della persona e del suo lavoro.

In questi tempi difficili, abbiamo constatato una volta di più come sia arduo, per singole società o Paesi, affrontare problematiche
globali e improvvise come quella di una “pandemia”, parola che abbiamo rispolverato dai vocabolari più vecchi.

Abbiamo così riscoperto il valore della solidarietà.

Abbiamo visto questo principio all’opera nell’eroico sacrificio del personale sanitario; lo abbiamo incontrato nel coraggio mostrato dagli Italiani nel rispettare le necessarie misure decise dal Governo per combattere il diffondersi del contagio.

Solidarietà abbiamo al contempo mostrato e ricevuto anche noi, Italiani all’estero.

Nel Paese che ci ospita abbiamo a nostra volta rispettato le misure precauzionali stabilite da questo Esecutivo; tante sono state anche le testimonianze di vicinanza nei confronti dell’Italia di enti e cittadini montenegrini.

 

Cari amici montenegrini,

a voi un mio grazie per questo rincuorante appoggio e le congratulazioni per aver parimenti affrontato con coraggio e risolutezza la pandemia.

Sono ancora toccato dalle immagini degli edifici della Presidenza del Montenegro e della Municipalità di Podgorica illuminati del Tricolore italiano, espressione del sostegno nei momenti più tragici e dolorosi che hanno colpito il nostro Paese negli scorsi mesi.

Il Presidente Djukanovic ha inviato una lettera al Presidente Mattarella, che lo ha ringraziato per la solidarietà espressa nel momento del dolore.

Sono anche grato al Governo guidato da Dusko Markovic per la collaborazione offerta nel rimpatriare tanti nostri connazionali rimasti bloccati nel Paese dopo la sospensione dei trasporti internazionali.

E mi congratulo con le istituzioni montenegrine per l’eccellente gestione della pandemia, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.

 

Cari amici dell’Italia,

l’Ambasciata non ha mai interrotto la propria attività e ha cercato di starvi vicina il più possibile, trasformando le proprie modalità operative.

Fondamentale è stata la vostra collaborazione rispetto a queste innovative modalità di lavoro e l‘aver seguito con assiduità le informative pubblicate sul nostro sito e sugli altri strumenti di comunicazione sociale.

Nell’anno trascorso dalla nostra ultima Festa nazionale non siamo rimasti inerti, anche se l’arrivo della pandemia ci ha costretto a rinviare tante iniziative.

Lasciatemi ripercorrere il lavoro svolto, limitandomi solo ai risultati più importanti raggiunti.

Abbiamo ulteriormente sviluppato e potenziato i contatti politici al più alto livello, grazie alle visite dei nostri Ministri della Difesa a Podgorica (l’ultima da parte del Ministro Guerini il 4 marzo 2020), agli incontri tra i Ministri degli Esteri a margine di eventi internazionali. Lo scorso 19 dicembre, il Primo Ministro Markovic ha incontrato a Roma il Presidente del Consiglio Conte.

L’Aeronautica Militare Italiana continua ad assicurare, insieme a quella greca, la sicurezza dei cieli montenegrini mentre si è intensificata la collaborazione nel settore della difesa, anche nell’ambito dell’Alleanza Atlantica.

Siamo arrivati ad oltre 600 imprese registrate in Montenegro di intera proprietà o comunque con investimenti italiani.

Il nostro Ministero dell’Interno ha ulteriormente rafforzato la cooperazione bilaterale nella lotta al crimine, anche con l’avvio di una missione di assistenza tecnica (gestita dalla Guardia di Finanza) operante nel porto di Bar.

Il 15 novembre 2019, con una cerimonia che si è svolta in contemporanea sulle opposte sponde dell’Adriatico, il Presidente Mattarella e il Presidente Djukanovic hanno inaugurato una colossale opera ingegneristica, di cui possiamo andare, fieri: un elettrodotto sottomarino di oltre 400 chilometri! costruito dell’italiana Terna, oggi collega i due Paesi e consente di esportare ed importare elettricità nei due sensi.

Delle tantissime iniziative culturali proposte, emblematica è stata l’indimenticabile serata del 21 gennaio 2020 quando, grazie alla Fondazione del Festival pucciniano, agli eccezionali cantanti, al grande Maestro Alberto Veronesi e con la sapiente regia di Andrea Tocchio, abbiamo portato per la prima volta in Montenegro la grande lirica italiana (La Bohème), ottenendo un enorme successo di pubblico.

Poche settimane fa il nostro Paese, il primo in Europa ad aver dovuto confrontarsi con la pandemia, ha condiviso con il Montenegro e
gli altri Paesi balcanici i protocolli sanitari elaborati in base alla propria esperienza, nell’intendimento di accrescere l’efficacia del contrasto al contagio nella regione.

L’amicizia italiana ha continuato anche a declinarsi nel sostegno alla prospettiva europea del Montenegro, il Paese candidato più avanzato nel processo negoziale verso l’adesione all’UE.

Spero vivamente che la situazione si evolverà per consentire presto ai cittadini italiani e a quelli montenegrini di tornare a visitare i rispettivi Paesi come nel periodo pre-pandemia, nella reciprocità della tradizionale amicizia.

Celebriamo intanto, sia pure in questa forma così diversa da quella usuale, la nascita della Repubblica italiana. Purtroppo, la celebrazione si stempera nella tristezza del ricordo delle vittime della pandemia, in Italia e in tutti i Paesi colpiti: dedichiamo ed esse e ai loro famigliari un commosso pensiero.

Non dimenticheremo certamente i tragici effetti del contagio; allo stesso tempo, è bene tenere a mente cosa rappresenti l’Italia e quali siano le sue straordinarie risorse e capacità di ripresa. Cominciamo a ricordarlo segnalandovi che stiamo mettendo a disposizione un bel libro fotografico in formato elettronico dal titolo “Piazze(in)visibili”.

Vorrei poi segnalarvi il concerto a porte chiuse, diretto dall’esimio Maestro Daniele Gatti, ospitato il 1 giugno presso il Palazzo del
Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha pronunciato un discorso.

Potete ascoltare il bell’evento musicale e seguire le parole del Signor Presidente della Repubblica attraverso le pagine del nostro sito internet e dei nostri media sociali, premendo sugli specifici collegamenti a vostra disposizione.

Oltre ad altre sorprese, trovate infine un collegamento al bellissimo regalo della Scuola di Musica e Balletto Vasa Pavic di Podgorica. Quest’anno il coro dei giovani allievi diretti dalla Preside Sig.ra Zoja Djurovic, con l’accompagnamento del Prof. Davor Novak al piano, ha realizzato per noi un apposito video cantando il nostro Inno Nazionale. Vi invito a guardarlo con l’entusiasmo e la speranza che offrono questi giovani artisti, amici e appassionati del nostro Paese.

Mi congedo da voi con l’auspicio di poter ricominciare ad incontrarvi di persona: l’Italia non si ferma, non si fermerà.

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Di seguito il link al videomessaggio dell'Ambasciatore d'Italia, Luca Zelioli

https://www.facebook.com/879871732026674/posts/4399307273416418/?vh=e&d=n 


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