Lo scorso agosto è giunto a conclusione il processo che ha condotto all’adozione del V° Piano d’Azione Nazionale Donne, Pace e Sicurezza (DPS), per il quinquennio 2025-2029, in attuazione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1325/2000 e delle nove successive risoluzioni che compongono l’Agenda DPS delle Nazioni Unite.
Si è trattato di un processo articolato condotto dal Comitato Interministeriale per i diritti Umani della Direzione Generale Affari Politici e Sicurezza del MAECI, in coordinamento con le Amministrazioni tradizionalmente coinvolte nella sua attuazione e in consultazione con la società civile.
I contenuti sono stati sviluppati tenendo conto delle Conferenze e dei documenti di maggior rilievo elaborati dalle Nazioni Unite, dalla NATO, dall’Unione Europea e dal G7, a cui si aggiungono le risoluzioni ONU in materia di Giovani, Pace e Sicurezza.
Il testo rappresenta l’esito di un’opera di razionalizzazione, che ha comportato la riduzione delle azioni, da 38 a 30, ciascuna accompagnata da specifici indicatori quantitativi e qualitativi.
La struttura del Piano ha mantenuto i seguenti quattro Obiettivi:
- Rafforzare il ruolo delle donne tanto nei processi di pace quanto nei processi decisionali, assicurandone una partecipazione effettiva, paritaria, significativa e sicura, anche accrescendo le sinergie con la società civile, per attuare efficacemente la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1325(2000) e l’Agenda DPS;
- Rafforzare la promozione della prospettiva di genere nelle operazioni di pace e valorizzare la presenza delle donne, soprattutto all’interno delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, rafforzando il loro ruolo nei processi decisionali relativi alle missioni di pace e nelle conferenze di pace;
- Rafforzare la promozione della parità di genere, l’empowerment, la protezione ed il rispetto dei diritti umani delle donne e delle ragazze, sia nelle aree di conflitto che in quelle post-conflitto, accrescendo le sinergie con la società civile per attuare la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1325(2000) e l’Agenda DPS;
- Promuovere con maggiore incisività la comunicazione strategica e le azioni di sensibilizzazione, potenziando contestualmente la partecipazione italiana alle conferenze e ai meccanismi di settore (e.g. sistema Nazioni Unite, Croce Rossa, OSCE, NATO, UE, OECD, Consiglio d’Europa), per sostenere ulteriormente l’attuazione dell’Agenda DPS, continuando, al contempo, ad assicurare il consolidamento dell’informazione e della formazione a tutti i livelli, sui diversi aspetti trasversali della Agenda DPS, in particolare per il personale che partecipa alle operazioni di pace, anche accrescendo le sinergie con la società civile, l’università e la ricerca.
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