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Missioni archeologiche

Il Montenegro presenta un patrimonio archeologico particolarmente ricco e variegato, che spazia dall’antichità (in particolare l’età romana) fino alle epoche veneziana e ottomana. Molti siti di rilevante interesse risultano ancora relativamente poco studiati e valorizzati, anche a causa dell’assenza, a livello nazionale, di una facoltà universitaria di archeologia. In questo contesto, la cooperazione scientifica bilaterale tra Italia e Montenegro si è progressivamente rafforzata, anche grazie all’Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica firmato nel 2013 ed entrato in vigore nel 2018, nonché ai relativi Programmi Esecutivi, l’ultimo dei quali è stato rinnovato a fine 2022 per il triennio 2023–2025.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) sostiene missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane all’estero, promuovendo il patrimonio culturale dei Paesi partner e contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti. Il sostegno del MAECI si concretizza anche attraverso il riconoscimento istituzionale delle attività, che rappresenta una forma importante di valorizzazione del lavoro scientifico e un preludio a eventuali futuri finanziamenti.

Nel 2023, è stato attribuito il “riconoscimento istituzionale” ai progetti “Archeologia del Montenegro nella tarda antichità (IV-VII sec.d.C.), presentato dal CNR, ed “Adattamenti umani preistorici nell’entroterra delle Alpi Dinariche del Montenegro”, presentato dall’Università “La Sapienza” di Roma.

Il progetto “Archeologia del Montenegro nella tarda antichità (IV-VII sec.d.C.)”, diretto dalla Professoressa Carla Sfameni, si inserisce in un filone pluriennale di studi e ricerche in Montenegro, volti alla ricostruzione dei “fatti storici” che hanno caratterizzato il Montenegro nel periodo tra l’ultima fase dell’Impero romano e la prima età bizantina, attraverso l’analisi della documentazione archeologica e dei materiali archeologici disponibili nella zona compresa tra la città romana di Doclea e Danilovgrad.

Il progetto “Adattamenti umani preistorici nell’entroterra delle Alpi Dinariche del Montenegro”, diretto dal Professor Dušan Borić, comprende scavi presso le grotte di Vrbička, nei pressi di Nikšić, e di Čanj, che coprono un ampio arco temporale che va dal Paleolitico finale all’Età del Bronzo. Gli scavi, concentrati sui livelli paleolitici, hanno fatto emergere abbondanti materiali archeologici ed archeo-zoologici e campioni paleo-ambientali. Questo progetto ha giovato nel 2024 e nel 2025, come nel 2023, del “riconoscimento istituzionale” da parte del MAECI.