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Economia italiana secondo Confindustria: “Unveiling italy’s economic potential” – punti di forza e progressi degli ultimi anni

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È stato pubblicato, a marzo 2025, lo studio “Unveiling Italy’s Economic potential”, redatto da Confindustria, che illustra i punti di forza dell’economia italiana e i suoi significativi progressi degli ultimi anni.

La crescita economica, nel periodo 2018-2023, ha visto un incremento annuo del PIL pari a +1.0%, superando la crescita della Germania (+0.3%), principale potenza economica in Europa. Gli investimenti produttivi sono aumentati del 17,8% dal 2019 al 2024, mentre le esportazioni, cresciute del 45% dal 2015 al 2024, posizionano oggi l’Italia al secondo posto tra i paesi UE per export manifatturiero e al quarto posto su scala mondiale per il numero di prodotti in cui è il principale esportatore. Inoltre, l’Italia è la seconda in Europa per produttività oraria nel settore manifatturiero.

Il mercato del lavoro italiano, grazie a riforme mirate ad incentivare l’occupazione stabile, è in netto miglioramento: nel periodo 2012-2023, il tasso di attività è aumentato del 3.7%, mentre il tasso di occupazione è cresciuto del 5.4%. Dal 2007 al 2022, le imprese hanno incrementato il proprio capitale del 12.8% e ridotto il ricorso al debito bancario dal 19.5% al 13.2%, diventando così più solide e meno indebitate. Le finanze pubbliche italiane, secondo lo studio, risultano essere più stabili rispetto alla percezione esterna: il debito pubblico è aumentato di solo 1.2% nel periodo 2019-2023 e detenuto nel 70% da investitori locali. Infine, nonostante il Covid e lo scoppio della guerra in Ucraina, l’Italia è riuscita a mantenere un controllo più rigoroso delle proprie finanze rispetto ad altri Paesi UE.

In generale, lo studio mostra come l’economia italiana sia caratterizzata da forte resilienza rispetto agli shock economici degli ultimi anni in seguito alla pandemia e alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, nonché da forte competitività internazionale e grande diversificazione merceologica. L’economia italiana è anche tra le più sostenibili e a bassa intensità di emissioni, tra le minori del G20, con solo 0.12 kg di CO2 per dollaro di PIL prodotto.

Lo studio è disponibile qui.